Sciopero Cgil, a Teramo un migliaio di lavoratori in corteo

TERAMO – Contro i tagli ai trasporti, per la scuola pubblica e una sanità più efficiente, contro il precariato e le pensioni “da fame”, circa un migliaio di persone ha preso parte al corteo organizzato dalla Cgil di Teramo per celebrare lo sciopero generale. Allo sciopero hanno aderito tutte le sigle sindacali ma anche esponenti di associazioni e segretari di partito: i partecipanti sono arrivati alle prime ore del mattino con i pullman partiti da tutti i Comuni della provincia. Il dato sull’adesione fornito dal segretario provinciale Giampaolo Di Odoardo è di 4mila partecipanti, ma secondo stime della questura sono stati circa un quarto quelli che hanno sfilato per le vie del centro storico, da Porta Madonna e lungo i Corsi, per poi concentrarsi in piazza Martiri della Libertà dove si è tenuto il comizio conclusivo. Di Odoardo ha così commentato l’iniziativa: “Una partecipazione che vede uniti da obiettivi comuni tanti giovani, stanchi di ‘un continuo presente’ e tanti pensionati umiliati nella loro condizione. E’ segno che le divisioni sono altrove”. “Oggi in piazza – ha proseguito Di Odoardo – si sono tutti i lavoratori disoccupati delle 2.721 aziende teramane che hanno chiuso i battenti e quelli in cassaintegrazione delle 4.118 aziende in crisi”. “Siamo in ginocchio – ha detto ancora Di Odoardo – la partecipazione manifestata oggi è il segno tangibile della vastità di un’emorragia che va fermata adesso”. Stessa preoccupazione è stata manifestata dal segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare, secondo il quale l’Abruzzo ha perso nel Pil 4 punti percentuali negli ultimi 10 anni. “Siamo una Regione che conta 50mila disoccupati e 37 mila cassaintegrati – ha dichiarato Di Cesare – numeri che di vedono ultimi in Italia per estensione delle nuove povertà, oggi insieme chiediamo risposte”.